Se vuoi sapere tutto, ma proprio TUTTO, dell’olio extravergine di oliva, sei nel posto giusto. Solo l’olivo, con i suoi tronchi contorti, i suoi rami nodosi e aggrovigliati le sue chiome rade di foglioline argentate, stabilisce un legame invisibile tra le diverse regioni italiane e tra alcune zone in Spagna, in Grecia, in Portogallo, in Francia, con qualche nicchia nel resto del mondo.
Tabella comparativa dei prezzi del migliore olio extravergine di oliva
Questo articolo è davvero molto lungo. Adoriamo l’olio extravergine di oliva, che usiamo in ogni piatto. Quindi… forse abbiamo esagerato. Se vuoi conoscere subito i migliori prodotti ti consiglio di dare un’occhiata alla tabella comparativa dei prezzi, che ti permette anche di confrontare il prezzo al litro per avere un riferimento rapido.
Dati sulla produzione dell’olio
La produzione mondiale di olio vergine di oliva si aggira intorno ai 3 milioni di tonnellate ed i paesi dell’Unione Europea ne producono e consumano circa il 70%. Puoi scoprire i dati aggiornati sul sito www.internationaloliveoil.org
La Spagna e l’Italia sono i due maggiori produttori al mondo e l’Italia ne è anche il maggior consumatore con circa il 40% del totale
Oggi in Italia le cultivar realmente in produzione sono circa 300: un vero dedalo di nomi e colori, profumi e sapori, che rendono ogni olio extravergine così diverso dall’altro. E ogni cultivar ha le sue zone di elezione, come accade per i numerosi di vitigni che popolano il vigneto italiano.
Proveniente, con molta probabilità, dell’Asia centrale occidentale l’Olea europea sativa è oggi diffusa soprattutto nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dove trova le condizioni climatiche migliori per dare i suoi frutti più pregiati, ma che si sta estendendo anche in altri continenti, seguendo un percorso analogo a quello della vite.
Longeva e in grado di svilupparsi moltissimo in altezza, la pianta dell’olivo deve essere capitozzata affinché non superi i 3- 3.5 metri di altezza, con lo scopo di facilitare la raccolta manuale delle olive. Si tratta infatti di una fase molto delicata per la produzione di olio di qualità. Considera però che oggi in alcuni territori si possono applicare diversi sistemi meccanici che garantiscono l’integrità delle olive.
Come l’albicocca e la pesca, l’oliva è una drupa, formata da una buccia sottile, o epicarpo, che racchiude la polpa morbida, o mesocarpo. È l’anima dura interna, l’endocarpo o nocciolo, racchiude la mandorla, cioè il seme dell’oliva.
Cosa contiene l’oliva?
Cosa contiene questo piccolo frutto oleoso, oltre alla quantità di grassi che si aggira intorno al 20-25%? Beh, anzitutto acqua per il 50%, zuccheri, e un po’ di fibra e circa 2% di sostanze insaponificabili.
Quantità, quest’ultima, che potrebbe sembrare trascurabile, se non fosse che proprio tracce di steroli e idrocarburi, alcoli e polifenoli, fitosteroli e vitamine tra cui Vitamina E (tocoferoli) ed il betacarotene, precursore della vitamina A, oltre a molti altri componenti antiossidanti, sono gli elementi responsabili di colori, profumi e sapori che oltretutto rendono parzialmente resistenti nei confronti delle ossidazioni.
Non solo olio…
I frutti dell’olivo non servono solo per l’estrazione dell’olio, anche se meno del 10% della produzione mondiale è destinato alla produzione di olive da tavola. La produzione di olive da tavola è concentrata soprattutto in Spagna in Grecia, in Turchia e Marocco e ultimamente anche negli Stati Uniti.
In Italia il consumo di olive è circa il doppio rispetto alla produzione, che è diffusa soprattutto nelle regioni centro meridionali e nelle isole maggiori.
Alcune varietà di olive sono a duplice attitudine, come la Ligure taggiasca, deliziosa nel coniglio alla ligure, o con vari pesce al forno. Il primo può essere abbinato con un Rossese di Dolceacqua o con altri vini rossi della media struttura, i secondi con con uno degli innumerevoli vini bianchi della cantina italiana, purché freschi e sapidi.
La raccolta delle olive da tavola, sia di quelle verdi ancora acerbe, sia di quelle nere mature, richiede una cura particolare, che solo le mani dell’uomo possono garantire.
Giganti, grosse, medie e piccole, le olive devono essere poi trattate affinché perdano il gusto fortemente amaro e diventino più conservabili. In Italia i procedimenti più usati sono l’essiccamento con aria calda in forno, il trattamento con soda e salamoia, con sale a secco, con salamoia e aceto e la successiva conservazione sott’aceto oppure anche la fermentazione in salamoia alla siciliana.
Nelle industrie, le olive verdi sono addolcite con ripetute immersione in soluzione acquosa di soda caustica, tempo fa con cenere di legna, alternate a lavaggi in acqua pura.
Le olive sono poi fatte fermentare in vari modi e conservate nella salamoia finale.
Olive grosse come l’Ascolana sono impiegate nell’omonima specialità…
Denocciolate e farcite con un trito di carne e spezie, Parmigiano Reggiano e uova, che uniscono sapidità e aromaticità, tendenza dolce, speziatura, grassezza e un po’ di untuosità.
Durante l’aperitivo o come antipasto, per possono essere accompagnate anche da uno spumante Metodo Classico dotato di buona morbidezza.
Le olive nere cangianti o parzialmente invaiate, possono essere affumicate, conservate sott’olio, essiccate opposte sottaceto, oltre che farcite, ossia addolcite, denocciolate riempite con tonno, acciughe, capperi e peperoncino… le hai mai assaggiate???
L’olio extravergine di oliva
Spesso si parla di olio di oliva in modo generico confondendo l’extravergine con il vergine., oppure quello di oliva con quello di sansa.
Pur derivando dallo stesso frutto, questi oli sono davvero moooolto diversi tra loro per pregio e acidità, qualità sensoria, e…. costo!!!
Ed anche il loro processo produttivo è molto diverso, almeno in alcune fasi.
Il colore degli oli estratti dalle olive può variare dal giallo paglierino al verde intenso ed è diversa anche la loro fluidità. Tutti però tendono a rapprendersi intorno ai 15-16°C e a solidificare temperature inferiori (ti sarà sicuramente capitato di vedere una bottiglia d’olio che è stata conservata per errore al freddo) formando una massa con macchie bianche e granulose.
L’olio extravergine contiene quasi esclusivamente trigliceridi formati da una molecola di glicerina legata a tre acidi grassi.
Il profilo sensoriale degli oli extravergine non dipende tuttavia dal rapporto tra i diversi acidi grassi, ma è tracciato in modo netto della piccola percentuale di sostanze insaponificabili.
Concentrato indispensabile di energia, sempre se utilizzato entro certi limiti, l’olio extravergine è il grasso alimentare più facilmente assimilabile dall’organismo umano, con una serie di implicazioni positive sulla stimolazione della digestione e sulla funzione epatica, sul flusso biliare, e sull’attività intestinale, sull’assorbimento delle vitamine liposolubili e sulla regolazione della colesterolemia, un buon effetto preventivo nei confronti di aterosclerosi, osteoporosi e diabete… e molto altro ancora!
Ma attenzione perché l’olio è comunque olio e praticamente tutto grasso e basta un cucchiaio 10 grammi circa per dare circa 90 Kcal l’equivalente di circa 30 g di pane, 100 g di sogliola alla griglia, 500 g di pomodori.
Tutte le tappe che portano l’estrazione del prezioso fluido oleoso devono garantire il massimo livello qualitativo.
A partire dalla coltivazione dell’olivo, che deve dare frutti sani, senza i danni da ossidazioni o parassiti come la Dacus olearia o mosca dell’oliva.
La produzione dell’olio extravergine
La scelta del momento della raccolta delle olive deve tener conto dei consueti fattori relativi alla cultivar, all’andamento stagionale e alle tradizioni locali
Non sempre il massimo dell’inolizione, cioè della percentuale di olio presente all’interno delle cellule della polpa, coincide con la maggior ricchezza aromatica.
In generale il momento ideale per la raccolta va da ottobre a marzo quando il colore della buccia vira verso rosso cupo o violaceo a seconda delle varietà prima però che anche la polpa diventi scuro .
Come in tutte le cose, esistono eccezioni come avviene in Liguria dove, per la taggiasca, i periodi della completa maturazione e della miglior aromaticità sono praticamente coincidenti.
I terreni scoscesi nei quali spesso crescono gli olivi, rendono molto difficile e costosa la raccolta manuale, la cosiddetta brucatura. A volte si ricorre all’impiego di reti sospese sotto i rami, sulle quali le olive cadono spontaneamente a piena maturazione.
In alternativa, ma solo dove il terreno lo consente, si ricorre a sistemi meccanici.
Le olive appena invaiate danno in genere oli molto aromatici e sapidi, anche un po’ amarognoli, mentre quelle più mature danno oli dolci, fluidi e più delicati.
Dopo la raccolta, le olive devono essere trasportate nell’oleificio in piccole cassette conservate al buio, in ambienti asciutti e freschi, distribuite in strato sottile, per evitare schiacciamenti e ossidazioni che provocherebbero lo sviluppo di muffe e fermentazioni indesiderate.
Meglio ancora se la lavorazione avviene entro le 24 ore dalla raccolta.
Secondo il sistema tradizionale di estrazione, il lavaggio e la defoliazione sono immediatamente seguiti dalla frangitura, detta anche molitura, con le molazze in pietra colombina o con i mulini a rulli o a martelli rotanti, per ottenere una buona rottura delle cellule ed evitare eccessive emulsioni.
I frammenti dei noccioli sono lasciati nella pasta, per favorire il successivo drenaggio del liquido attraverso la parte solida. Poi il successivo lento rimescolamento, la gramolatura, deve rompere l’emulsione e facilitare la coalescenza delle goccioline di olio più piccole in gocce più grosse, per separare facilmente dalla pasta di olive e dall’acqua.
Da Wikipedia: Gramolatura. È un rimescolamento della pasta d’olio ed ha lo scopo di rompere l’emulsione fra olio e acqua e facilitarne la separazione nella fase successiva. Questa fase può essere accompagnata dalla “frangiatura”, ma spesso solo nella linea di produzione che utilizza l’estrazione per centrifugazione orizzontale piuttosto che nel processo che estrae l’olio per pressione forzata.
L’estrazione classica per pressione si effettua distribuendo la pasta sui fiscoli ossia pannelli filtranti realizzati in nylon, che sono poi sovrapposti fino a formare delle colonne nei pressi idrauliche.
Attualmente queste macchine esercitano una pressione che può superare le 400 atmosfere e permettono di estrarre quasi tutto l’olio durante la prima spremitura fatta a freddo per mantenere le migliori doti organolettiche (nota bene!)
Ciò che resta, la parte solida, è la cosiddetta “sansa“, che può essere trattata con un solvente per estrarre l’olio di sansa greggio, oppure impiegato come combustibile o componente di mangimi.
L’olio di sansa greggio deve essere sempre raffinato, fino ad avere un’acidità libera espressa in acido oleico al massimo di 0,3g per 100g;
un taglio di olio di sansa di oliva raffinato e di olio di oliva vergine, diverso dal lampante, con acidità libera espressa acido oleico al massimo di 1 g per 100 g, è definito olio di sansa di oliva.
L’estrazione dell’olio vergine dalle olive può anche essere realizzata con un sistema continuo per centrifugazione, molto più veloce ed economico, che consente di ridurre i tempi di stoccaggio delle olive. In questo caso la gramolatura deve essere abbastanza prolungata con diluizione della pasta.
Un altro sistema è quello definito dagli esperti “per percolazione“. Lame di acciaio pulsanti sono immerse nella pasta di olive ed estratte in modo che ad esse aderisca solo la fase oleosa. Ma così l’estrazione dell’olio è solo parziale.
In tutti i casi l’olio è separato dalla miscela olio e acqua di vegetazione per centrifugazione.
A questo punto si svolgono gli opportuni controlli: se l’acidità dell’olio è < al 2% gli oli si definiscono vergini, altrimenti sono definiti lampanti.
I primi sono ulteriormente classificati in vergini o extra vergini, estratti solo con procedimenti meccanici e poi sottoposti a decantazione o filtrazione per mantenere un olio velato o perfettamente limpido. Ma non sono mai rettificati!
Il tempo è nemico dell’olio perché la luce e l’ossigeno causano un lento ma continuo peggioramento delle sue doti organolettiche e nutrizionali.
Per legge l’etichetta delle bottiglie di olio deve riportare la scadenza entro 18 mesi dall’imbottigliamento, ma è meglio che sia usato il più presto possibile, entro l’anno, spesso indicato con il doppio millesimo, per esempio 2018-2019.
Chiuso in bottiglia di vetro scuro al riparo dalla luce, l’olio deve essere conservato in ambienti freschi, al buio, lontano dalle sostanze odorose, a maggior ragione se la bottiglia è aperta.
Irrancidimento, sentori di agro e inacidito, gusto metallico, odore di muffa o di morchia sono i difetti più comuni, mentre le frodi consistono nella miscelazione di oli di oliva con caratteristiche peggiore oppure con olio di semi.
La degustazione dell’olio extravergine di oliva
Gradevoli e caratteristici i profumi ed i sapori del olio extravergine variano in funzione della cultivar della zona di origine, del grado di maturazione, dello stato di integrità delle olive, del sistema di estrazione e della freschezza dell’olio stesso.
L’esame organolettico ufficiale è regolato da norme europee precise
(Regolamento CEE 2568/91 allegato XII e successive modifiche, ad esempio Regolamento di esecuzione UE n. 1348/2013 della Commissione, del 16 dicembre 2013), in merito al Panel test e alla valutazione delle sensazioni olfattive e gustative.
In questa valutazione, l’esame visivo non è preso in considerazione perché il colore dell’olio può dare indicazione su provenienza, grado di maturazione del frutto e metodo di estrazione, può essere causa di distrazione, condizionando l’esito finale.
Oltre che sul profumo, l’analisi ufficiale si concentra sulla valutazione dell’intensità degli stimoli di amaro e piccante, delle sensazioni tattili di fluidità e di pastosità, di prorugine o bruciore e di astringenza. Ogni membro del panel dà la propria valutazione, dalla quale il capo panel elabora il punteggio finale.
Alcuni disciplinari considerano tuttavia il colore come un elemento di tipicità dell’olio, così come le degustazioni amatoriali, che ne valutano anche la limpidezza e la densità.
La tecnica della degustazione dell’olio ha alcune analogie con quella del vino, anche il bicchiere è senza stelo, di vetro scuro con fondo ampio e bocca stretta.
La limpidezza dell’olio dipende da un’ottima decantazione o dalla filtrazione, ma una leggera velatura può mettere in evidenza che, intorno ai 16°C, comincia a formarsi qualche cristallo di stearina.
Il colore, come detto, non è valutato a livello ufficiale. Un olio molto verde, per esempio, può fare pensare una grande ricchezza di clorofilla, all’impiego di olive acerbe, ad una macinazione eccessiva delle bucce o ad una centrifugazione spinta.
Il profumo è strettamente legato alla cultivar, alla maturazione delle olive e alla freschezza dell’olio, ed è valutato in base all’intensità, alla qualità e alle diverse sfumature odorose percepite, che spaziano tra sentori di agrumi e fiori, frutti e spezie, vegetali e balsamici, così come i riconoscimenti a livello gusto-olfattivo possono richiamare note di carciofo e peperoncino. E molte altre ancora…!
Intensità e struttura e riconoscimento delle varie sfumature, seguiti dalle considerazioni finali di equilibrio, qualità, finale di bocca e stato evolutivo, rappresentano i parametri più importanti dell’esame gusto olfattivo.
La fluidità può essere un indice di tipicità e in genere sono più fluidi gli oli delle regioni settentrionali. Se l’olio è troppo denso sconfina nel difetto grossolano e un olio eccessivamente fluido è cedevole.
L’olio extravergine non contiene zuccheri ma a volte è definito dolce se non presenta alcuna sensazione amara, a meno che questa non sia riconducibile a sostanze naturali dell’olio, nel qual caso può essere una nota caratteristica, così come di piccantezza.
Un aspetto da chiarire è quello relativo all’acidità libera, corrispondente alla quantità di acido oleico non esterificato. In realtà, questo carattere non è percepito direttamente al gusto, ma è misurato con un esame chimico, anche se gli oli con elevata acidità hanno in genere difetti percettibile anche al gusto come il rancido, il morchiato, il riscaldo e l’inacetito.
È chiaro che la degustazione dell’olio serve per valutare della sua qualità ma ancora di più, per poter utilizzare nei migliori dei modi di combinazione con i cibi.
Esempio di analisi sensoriale dell’olio extravergine di oliva
Un sito che consultiamo spesso è quello di Premio-Montiferru, uno dei più antichi concorsi oleari italiani. Nato come concorso regionale, è diventato una rassegna che coinvolge produttori da tutto il mondo. Il Montiferru promuove e valorizza i migliori oli extravergine prodotti in Italia e all’estero.
Di seguito riportiamo un esempio di analisi sensoriale che viene riportata nella classifica di quest’anno dell’olio extravergine Masoni Becciu Ispiritu Sardu

L’olio extravergine cucina nel piatto
Extravergine di oliva è il condimento per antonomasia della cucina mediterranea, che esprime la sua splendida aromaticità a crudo su pizze e bruschette, in salsa come la verde ed il pesto, oltre che accanto a ogni portata, zuppe e insalate, pesce, crostacei, pollame e carne rosse.
E la loro untuosità, per rimanere entro i limiti della gradevolezza e dell’equilibrio dei piatti e anche dei fritti, non deve mai essere troppo percettibile.
Gli oli più delicati e fruttati ottenuti per esempio da olive taggiasca e leccino, sono perfetti con insalate composte e di mare, zuppe e primi piatti alle verdure, bruschette e pesci al vapore, fritture e ortaggi con spiccata tendenza dolce.
Se la personalità dell’olio è più decisa anche con qualche nota amarognola, più tipica delle cultivar frantoio, casaliva, moraiolo, carboncella e biancolilla, i piatti possono essere più strutturati come pesci e crostacei alla griglia e gratinati, zuppe di di pesce, insalate di legumi e zuppe più ricche a base di cereali, legumi, ortaggi, carni bianche e rosse.
Se l’olio è ancora più netto e incisivo, addirittura un po’ piccante, si può abbinare a pizza e focacce molto saporite oltre a molte preparazioni declinate su decise sensazioni gusto olfattive, arrosti di carne rosse e piatti di selvaggina.
Olio extravergine di oliva: benefici per la tua salute
Sappiamo (e abbiamo già detto prima) che l’olio extravergine di oliva è un punto cardine della dieta mediterranea e se consumato nelle giuste quantità può davvero avere effetti benefici sulla salute.
Mi ha colpito la frase di un sommelier che durante il corso ha detto: “l’olio extravergine di oliva lo potete considerare a tutti gli effetti come una medicina…” Non ricordo il suo nome ma ora che ne ho assaggiati tanti e mi sono documentato sono assolutamente d’accordo con lui.
Previene infatti diverse malattie:
- riduce il colesterolo cattivo (HLD) grazie ai fitosterli e aumenta quello buono (HDL) tramite i grassi monoinsaturi, favorendo la pulizia delle arterie.
- abbassa la pressione arteriosa
- previene l’osteoporosi: sembra che il consumo di olio EVO favorisca l’assorbimento di calcio nell’organismo
- diminuisce la comparsa di tumore: alcuni studi riportano il fatto che l’utilizzo di olio extravergine limiti lo sviluppo di alcuni tumori, soprattutto quello al seno.
- aiuta a contenere i picchi della glicemia dopo i pasti nelle persone con diabete di tipo 1: a stabilirlo una ricerca pubblicata sulla rivista Diabetes Care
- ritarda lo sviluppo dell’Alzheimer: secondo, uno studio Chemical Neuroscience, l’oleocantale – la sostanza che ti fa percepire il pizzicore in gola – riduce l’insorgere della malattia.
Classifica del migliore olio extravergine di oliva
Abbiamo pensato di suddividere la classifica in fasce di prezzo. Purtroppo infatti ci sono casi in cui alcuni prodotti sono esauriti visti i recenti problemi di attacco degli ulivi. Inoltre abbiamo cercato di trovare i migliori prodotti per ogni tasca.
Ricordo però sempre una frase che mi ha detto una ragazza durante uno stand di Vinitaly (reparto olio che ogni anno ha sempre un padiglione dedicato).
Alla mia affermazione, di qualche anno fa, da profano e forse ignorante: “Buonissimo! ma costa troppo…!” (ricordo ancora il profumo, era un olio di Brisighella), lei gentilmente mi ha risposto:
“Scusa ma tu quanto spendi per una buona bottiglia di vino?” mi lascia rispondere “Boh, 10-20 massimo, 30 euro direi” rispondo impacciato.
“Bene!“, controbatte e continua “… e quanto ti dura?”
Aveva ragione… Una buona bottiglia d’olio dura molto di più… 😉
Quindi in generale non ti nascondo che non acquisto MAI olio extravergine di oliva che costa meno di 10 euro al litro.
Ma veniamo alla classifica!
Miglior olio extravergine di oliva: fruttato medio
9. Val Paradiso Olio Extravergine di Oliva Italiano Biologico, Certificato Biologico ICEA
Val Paradiso è l’azienda siciliana di Naro, Agrigento, che coltiva olive biologiche di diverse varietà, per produrre un olio speciale, che anno dopo anno, riceve premi e riconoscimenti nei concorsi internazionali.
Questa lattina da 5 Kg è creata utilizzando le olive di varietà Biancolilla, il cultivar autoctono della zona di Agrigento e della Sicilia in generale, che vengono raccolte ancora verdi e spremute dopo poche ore per mantenere integra la fragranza e la qualità.
Profumato ed intenso al palato
L’olio, spremuto a freddo ad una temperatura inferiore ai 27°, non viene filtrato, ma lasciato decantare in silos di acciaio, conservati in cantine con temperatura costante, per proteggere il prodotto da ossidazione e sbalzi termici.
L’olio che propone Val Paradiso si caratterizza, quindi, per la certificazione Bio, dichiarata da ICEA, Istituto di Certificazione Etica ed Ambientale, per il suo profumo delicato di olive ed erbe aromatiche e un gusto perfetto ed equilibrato tra dolce ed amaro e piacevolmente piccante.
Val Paradiso Olio Extravergine di Oliva Italiano Biologico, Certificato Biologico ICEA – Prezzo: 69,00 euro – Sconto (7%) – Prezzo: 63,99 euro (12,80 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: pugliese, ottimo regalo
8. Antico Frantoio Muraglia
Se ami la Puglia e apprezzi le sue specialità, non puoi non riconoscere che l’Antico Frantoio Muraglia ti offre contemporaneamente due di queste meraviglie.
Parliamo dell’olio extravergine d’oliva della Puglia, il suo oro verde, le cui olive Coratine vengono raccolte manualmente e lavorate a freddo in modo artigianale entro le 24 ore, nell’antica macina di pietra dell’Antico Frantoio Muraglia.
La zona di lavorazione è l’altopiano delle Murge, precisamente Andria, dove l’azienda si sviluppa dai primi anni del ‘900.
Da questo frutto ottiene un olio a bassa acidità, ricco di Vit. E, che protegge le cellule dallo stress ossidativo, così come i polifenoli, ottimi antiossidanti e protettivi della salute, dal sapore fruttato intenso.
Il packaging è veramente particolare, innovativo ed elegante: un orcio coloratissimo, un pezzo unico, dipinto a mano da veri e propri artisti pugliesi, che riprendono la tradizione ceramista locale, ricca di storia, gusto e abilità artigianale.
Conclusione Antico Frantoio Muraglia
Considero la proposta dell’Antico Frantoio Muraglia molto interessante, se utilizzata come regalo, per la qualità indiscutibile dell’olio e la bellezza particolare della bottiglia, in argilla cotta in forno, ma dipinta con gusto elegante e che induce alla vera gioia. Penso ad un regalo, se considero il prezzo, che non è proprio economico, ma anche alla raffinatezza del contenitore.
La pulizia della bottiglia, inoltre, risulta molto facile, per cui può essere riutilizzata per rallegrare con i suoi colori la tua tavola o quella dei tuoi ospiti: si tratta di un regalo utile, piacevole ed originale!
Antico Frantoio Muraglia – Prezzo: 36,08 euro – Sconto (19%) – Prezzo: 29,30 euro (58,60 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: umbro, biologico certificato
Sei un intenditore dell’olio extravergine d’oliva, in particolare apprezzi l’olio Biologico?
Gnavolini propone una lattina da 5 litri di Olio Extravergine d’Oliva Biologico, certificato.
E’ frutto di olive umbre, coltivate tra Assisi e Spoleto, territorio splendido, ma non troppo comodo per la lavorazione agricola, perché il terreno è a tratti scosceso, per cui la raccolta del prodotto avviene attraverso le manine pneumatiche, in modo preciso ed accurato.
Ti consiglio fra l’altro di trascorrere un weekend in questa magnifica terra…
Le olive vengono staccate tra ottobre e novembre, quando sono matura al punto giusto, né troppo acerbe, né troppo “fatte”, per poter ottenere un olio fresco e profumato: pensa che un quintale di queste olive permette di ottenere 11 kg di olio biologico.
Entro le 12 ore dalla raccolta, le olive vengono lavorate attraverso un ciclo produttivo che utilizza le macchine più moderne, di ultima generazione, dopo di che l’olio non viene filtrato, ma lasciato decantare naturalmente.
Si ottiene un olio dalla bassa acidità, inferiore al 0,4%, dal gusto fresco e leggero e un profumo fruttato che lo rende l’ingrediente perfetto per arricchire a crudo qualsiasi piatto, verdure, carni pesce o quant’altro.
Personalmente, amo molto l’olio umbro perché non troppo invasivo e perché si
abbina perfettamente ad ogni piatto.
Ma l’olio extravergine Biologico Gnavolini ha una marcia in più: un sapore fresco, leggermente agrumato, spettacolare su una bruschetta.
Gnavolini Raccolta Sapore – Prezzo: 63,00 euro – Sconto (5%) – Prezzo: 59,99 euro (11,99 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: in latta da 5 litri
6. Frantoio Oleario Martino Alfonso 5 litri
L’olio Frantoio Oleario Martino Alfonso è prodotto in Giovinazzo (Ba), con un’acidità dell0 0,4 % (si sa che per legge l’acidità deve essere inferiore allo 0,8)
Le olive sono raccolte a mano e spremute a freddo entro 24 – 48 ore.
L’olio è contenuto in un box di cartone all’esterno; all’interno c’è una sacca studiata appositamente per preservare l’olio dalla luce e dall’aria ed impedire al prodotto di ossidarsi.
Il tappo erogatore, predisposto per non sollevare pesanti lattine, utilizza un sistema brevettato che permette di riempire comodamente una bottiglia.
Il gusto è morbido e delicato, con un retrogusto leggermente piccante, che lascia in bocca un leggero sentore di carciofo. Veramente ottimo!
Frantoio Oleario Martino Alfonso 5 litri – Prezzo: 59,90 euro – Sconto (13%) – Prezzo: 51,99 euro (10,40 €/l)
Sempre dello stesso frantoio è disponibile anche la versione da 10 litri che ti permette di risparmiare quasi 1€/litro.
Ti consiglio di travasare l’olio in contenitori di vetro se pensi ti possa durare molto tempo.
Frantoio Oleario Martino Alfonso 5 litri – Prezzo: 100,00 euro – Sconto (5%) – Prezzo: 94,90 euro (9,49 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: bio con ottimo rapporto qualità prezzo-.
5. 5 litri – Olio extravergine di oliva BIOLOGICO monovarietale LECCINO
L’Olio di oliva extravergine di Piana del Lentisco ha superato i test necessari per essere definito Biologico. E’ stato raccolto nell’ottobre del 2018 in provincia di Lecce.
Presenta un’acidità del 3% per cui è delicato ed equilibrato, ma molto gustoso grazie anche alle lievi note amarognole grazie alla presenza di polifenoli, preziosi antiossidanti, indispensabili per la nostra salute.
E’ un olio di categoria superiore spremuto a freddo, di tipo monovarietale, ossia ricavato solo da olive leccine.
La leccina è una varietà di oliva molto diffusa in Italia, che fornisce un olio dalle caratteristiche leggere e delicate che si presta a tutti gli utilizzi in cucina, ma viene esaltato se abbinato a carni, pesce e formaggi stagionati.
E’ un’azienda selezionata da Slow Food. Ha ricevuto, inoltre, una menzione di merito al concorso “L’Oro d’Italia”
5 litri – Olio extravergine di oliva BIOLOGICO monovarietale LECCINO – Prezzo: 41,90 euro – Sconto (21%) – Prezzo: 12,00 euro (16,00 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: profumo molto intenso
4. Frantoio di Santa Téa, LAUDEMIO, olio extravergine di oliva- 500 ml
Olio ottenuto dalla parte migliore del raccolto, in antichità era chiamato il “Fiore” del raccolto. Olio Extravergine dal colore verde smeraldo, sapore e profumo molto inteso.
Questo Olio è confezionato in un’elegante scatola si presta ad essere un Pregiato Regalo per Occasioni Speciali, ma si trova ad un ottimo prezzo su Amazon.
Frantoio di Santa Téa, LAUDEMIO, olio extravergine di oliva- 500 ml – Prezzo: 24,90 euro (49,80 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: pluripremiato
3. Masoni Becciu Ispiritu Sardu
La prima cosa che ci viene in mente assaggiando questo l’Ispiritu Sardu Biologico è la personalità: al naso si esprime note fruttate, sentori di erbe officinali, carciofo e foglia di pomodoro.
In bocca è subito gentile, poi si vivacizza con grande complessità aromatica di mallo di mandorla e ritorno di erbe officinali che affiancano un buon amaro infine coperto da una nota piccante di media intensità che persiste a lungo.
Davvero ottimo, dopo l’assaggio abbiamo capito perché riceve sempre così tanti premi…
Informazioni su Masoni Becciu
- Piante di olivo: 5.000
- Produzione annuale: 170 hL
- Tipo di frantoio: frangitore a martelli, gramole chiuse, decanter 2 ½ fasi, separatore finale
- Cultivar: Nera di Villacidro, Nera di Gonnosfanadiga
Masoni Becciu Ispiritu Sardu – Prezzo: 9,90 euro – Sconto (14%) – Prezzo: 8,50 euro (17,00 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: profumi di Sardegna…
2. Olio Extravergine d’Oliva Fruttato Medio Giuseppe Fois
L’Olio Extravergine d’Oliva di Giuseppe Fois è di elevata qualità ed è realizzato con olive colte quando sono a media maturazione, lavorate a freddo.
Profumo di Sardegna!
E’ un olio di colore verde luminoso dorato, con profumo di olive e morbido al palato.
E’ un prodotto inconfondibile, da olive coltivate dalla famiglia Fois da varie generazioni, nella zona che circonda Alghero, il cui clima mite durante tutte le stagioni favorisce una maturazione adeguata alle olive.
E’ un olio ottimo sia da utilizzare sui piatti più elaborati, sia su quelli più semplici, come bruschette od insalate: l’importante è consumarlo a crudo per apprezzarne appieno il gusto morbido e il sapore profumato.
Olio Extravergine d’Oliva Fruttato Medio Giuseppe Fois – Prezzo: 41,90 euro – Sconto (21%) – Prezzo: 12,00 euro (16,00 €/l)
Miglior olio extravergine di oliva: il meglio del meglio
1. Olio extravergine di oliva Terra di Bari”Tenuta Torre di Mossa”
La produzione limitata, insieme ai riconoscimenti e ai premi ricevuti, ne fanno un prodotto di grande prestigio.
Torre di Mossa è il podere storico della famiglia De Carlo, da cui nasce questo olio extravergine che dimostra in modo molto chiaro la ricerca di questo produttore per la qualità assoluta.
La cultivar è la Coratina, la mamma di tutti gli oli del territorio.
Per questo è molto difficile trovarlo disponibile online.
Dati tecnici di Olio De Carlo
- Zona di produzione: Bitritto, Tenuta Torre di Mossa, Puglia
- Altitudine:150 m slm
- Sesto d’impianto: promiscuo
- Sistema di allevamento: a vaso
- età degli ulivi: secolari
- Raccolta: manuale
- Lavorazione: entro 12 ore dalla raccolta.
Analisi gusto-olfattiva
- Fruttato: medio intenso
- Colore: verde intenso
- Profumo: al naso si apre ampio ed elegante. Il sentore di oliva insieme a quello di erba falciata spiccano, sprigiona poi note vegetali di carciofo e mandorla verde.
- Sapore: dolce a primo impatto, si rivela dotato di amaro deciso ma garbato, piccante intenso e persistente, oltre a stuzzicare il palato con una sensazione persistente di vitalita
Credo sia possibile anche prenotarlo contattando direttamente il produttore, ma prima se sei fortunato, puoi provare su Amazon a vedere se c’è ancora una bottiglia disponibile… è assolutamente da provare almeno una volta nella vita!
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Ottimo articolo, tra i pochi che prende in considerazione gli Evo sardi. Complimenti.
Grazie di cuore!!!
Complimenti per la competenza e l’accuratezza con dovizie di particolari.
Articolo utilissimo!
Paola